Ovvero cinque buoni motivi per chiedere ai vostri invitati di spegnere gli smartphone durante le nozze.
Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, specialmente oltreoceano, una tendenza che io da fotografa di matrimonio non posso che avallare e consigliare a tutti i futuri sposi; l’unplugged wedding.
In cosa consiste questo nuovo approccio al matrimonio? In realtà è molto semplice, e la parola stessa “unplugged” lo suggerisce chiaramente.
Questa tendenza consiste nel richiedere a tutti gli invitati di non utilizzare gli smartphone ed i tablet durante alcune fasi delle nozze o addirittura durante tutto l’evento.
Infatti potreste decidere di mantenere l’evento “unplugged” solo per una parte (ad esempio solo durante il rito) così da preservare il momento “sacro” a cui tenete di più e lasciare che gli invitati si divertano a briglia sciolta con i loro telefoni durante la festa serale!
I motivi per cui apprezzo molto questa tendenza e consiglierei a tutti di prenderla in considerazione sono molteplici.
1 – In prima istanza mi piacerebbe che gli invitati stessi (oltre che gli sposi) riflettessero sul motivo per cui sono lì.
Sono stati invitati per essere testimoni e parte attiva di un evento, di un giorno di festa e di amore.
Mi piacerebbe chiedere alle future spose; quando entrerai in chiesa, vorrai poter guardare ognuno dei presenti negli occhi, mentre percorri la navata, o piuttosto vorrai vedere una serie di smartphone posizionati davanti ai volti degli invitati intenti a registrare un video o a scattare una foto?
E voi invitati, preferirete guardare gli occhi emozionati dello sposo che vede arrivare la sua futura moglie bella come non mai attraverso quella navata, percependo tutti quei dettagli che non percepireste attraverso un piccolo schermino retroilluminato… oppure scattare una foto di bassa qualità che appiattirà e filtrerà ogni singola emozione di quel momento?

Tutto questo rappresenta un problema contemporaneo importante ed un’attitudine che è ormai di tutti i possessori di telefonini dotati di fotocamera e di account social; guardare la vita attraverso lo schermo e condividere tutto con un mondo di lontani conoscenti o spesso addirittura completamente estranei, piuttosto che con chi gli sta accanto in quel momento.
Ed eccoci arrivati al secondo punto per cui un matrimonio unplugged non è assolutamente una cattiva idea.
2 – In seconda battuta, infatti, mi piacerebbe invitare a fare una ulteriore riflessione; gli invitati sono lì presenti perché gli sposi vogliono condividere con loro un momento importante della loro vita.
Ecco, appunto…condividere con loro…e non di certo con tutto il resto del mondo (e magari non in tempo reale).
Il matrimonio è un’occasione rara per ritrovarsi tutti insieme a condividere un momento di gioia. Meglio guardare gli occhi emozionati della nuova coppia unita in matrimonio e di chi vi sta accanto, oppure perdere il tempo a cercare gli hashtag da inserire sotto alla foto appena scattata con la testa china su uno schermo perdendosi tutto ciò che nel frattempo accade intorno a se?

3 – Ulteriore riflessione da tenere in considerazione; se una coppia assume un fotografo professionista che si occupi del servizio fotografico lo fa anche perché vuole un esperto che sappia riconoscere la luce giusta, le pose più valorizzanti, il momento decisivo da cogliere, l’espressione migliore per poi poter condividere degli scatti BELLI e che valorizzino loro stessi…e non degli scatti magari fatti a casaccio da chi probabilmente di fotografia non ne capisce granché che ritrae gli sposi con un espressione poco valorizzante o buffa.
4 – Inoltre ci sarebbe da chiedersi; tutti questi scatti che gli invitati fanno con gli smartphone (a volte in maniera, oserei dire, compulsiva) dove andranno a finire?
Di certo non nell’album degli sposi (anche perché, diciamocela tutta; per quanto moderno e performante sia uno smartphone questo non raggiungerà mai la potenza di una fotocamera professionale i cui scatti potranno essere stampati anche ad alta risoluzione e dimensione)
Chiediamoci; quanto spesso stampiamo gli scatti che facciamo coi nostri telefoni e quanto spesso invece questi finiscono nel dimenticatoio o addirittura vanno perduti insieme ai cellulari stessi quando questi si rompono o diventano talmente obsoleti costringendoci a cambiare modello e perdendo tutti i ricordi che erano sul modello precedente che finirà presto in disuso?
5 – L’ultimo motivo, che per me personalmente non è affatto ultimo per importanza (poiché è quello che vede coinvolta la mia professionalità e mi tocca in prima persona) riguarda l’intralcio che molto spesso tutti questi cellulari e ospiti aspiranti fotografi, rappresentano per lo svolgimento del lavoro del fotografo. Troppe volte mi è capitato che gli invitati, desiderosi di avere a tutti i costi uno scatto degli sposi nei momenti topici, si interponessero tra me e i neo marito e moglie impedendomi addirittura di realizzare uno scatto o intralciandone la buona riuscita, entrando in un’inquadratura senza farsi il minimo problema della mia presenza.

Questo atteggiamento rappresenta una grave forma di mancanza di rispetto non solo per il fotografo (il quale, tra l’altro, è stato assunto e pagato dagli sposi proprio per occuparsi degli scatti affinché nessun’ altro debba preoccuparsene al posto suo) ma anche e soprattutto per gli sposi stessi poiché rovinando una foto del fotografo ufficiale, non permetteranno gli sposi di avere un bel ricordo di quel momento irripetibile nel loro album. E quella foto non la avranno non di certo a causa del fotografo, il quale non può controllare ogni singolo invitato all’evento.
(Da qui nasce, nella community dei fotografi professionisti, la figura immaginaria del “simpatico” UNCLE BOB; personaggio – oserei definire – mitologico, per metà zio e per metà tablet/smartphone/compatta/reflex entry level, protagonista di tantissimi meme nonché dei peggiori incubi dei fotografi professionisti!)

Quindi come chiedere ai propri invitati di non essere un UNCLE BOB e di “mollare” il telefono in borsa o in tasca? (E soprattutto come farlo senza provocare un’ondata di malcontento generale?)
Esistono tanti modi per farlo. Potreste chiederlo, ad esempio, all’interno della partecipazione. Oppure preparare un tableaux con le istruzioni da posizionare all’ingresso della chiesa prima che la cerimonia inizi. Infine potreste inserire l’informazione in una sezione evidenziata del vostro sito “save the date”.
Nel farlo potrete sottolineare quanto sarà bello per voi vedere i loro volti, i loro sguardi emozionati, e non uno smartphone che gli copra i visi.
Potrete fargli capire quanto sarà importante per voi che loro vivano ogni singolo istante al 100% e senza filtri!
Etsy shop; RusticDoorCreationsEtsy shop; EastCoastVinylDecals Etsy shop; HQ templates Non essere un “uncle bob” anche tu!
Lo so, lo so; a questo punto state pensando che non volete davvero scontentare i vostri ospiti impedendogli il divertimento di scattare qualche foto ricordo durante la giornata!
Un’ottima soluzione potrebbe essere quella di allestire un’area dedicata solo alle foto come ad esempio il photobooth in cui scattare tutte le foto che si desidera (e magari con tanto di macchine fotografiche usa e getta per un divertimento extra)
Se decidete di adottare l’unplugged wedding come soluzione per il vostro matrimonio assicurate preventivamente i vostri ospiti che una volta finito il matrimonio gli invierete tutti gli scatti che vorranno; in questo modo sapranno che avranno di sicuro un ricordo fotografico della giornata da conservare per sempre!